Bologna, 4 dicembre 2024 – Questa volta è andata bene: le forze dell’ordine sono intervenute in tempo. E due pony che molto probabilmente adesso non ci sarebbero già più, sono stati salvati.
Il fatto di cronaca ci riconduce in quel quartiere San Cristoforo che troppo spesso porta su Catania le tinte fosche di un problema che non accenna a trovare soluzione.
Durante un intervento nel quartiere, la Polizia di Stato si è imbattuta in una vera e propria discarica a cielo aperto dove, in alcuni edifici fatiscenti risultati totalmente abusivi, erano stati legati due piccoli pony.
Ai controlli, gli animali sono risultati senza microchip. Il che, secondo gli inquirenti, lascia supporre che provengano da un allevamento privo di codice e quindi totalmente elusivi di qualsiasi filiera di controllo. In pratica due pony che non sono mai esistiti. Che avrebbero cioè potuto morire e finire sulla tavola di chiunque senza mai essere esistiti. Né sotto il profilo sanitario, né sotto quello etico.
I pony erano ‘detenuti’ in condizioni non adatte (e figuriamoci…) alla loro natura ed è stato quindi possibile contestare il maltrattamento degli animali e porli immediatmente sotto tutela.
Negli stessi ambienti, la Polizia ha rinvenuto ganci in acciaio e una mannaia da macellaio. Tutti elementi che hanno portato gli agenti a ipotizzare che i due pony salvati stessero per essere macellati.
Ed è proprio quella di macellaio la professione dell’uomo che è stato denunciato per maltrattamento e che ha dichiarato di essere appena entrato in possesso degli animali, acquistati pochi giorni prima del loro ritrovamento.
Ad aggravare la posizione dell’uomo e il valore del ritrovamento, gli agenti hanno anche sequestrato decine di proiettili da fucile e un giubbotto antiproiettile.